Il progetto educativo

Il progetto educativo

Conoscenza, coscienza di sé, senso civico e benessere psicofisico


La realtà sociale e scolastica ha fortemente risentito dei mutamenti sociali e, pur mantenendo alto il livello di scolarizzazione, ha dovuto prendere atto della scarsa convergenza tra i modelli proposti dall’Istituzione e i modelli assimilati dagli alunni attraverso i mass-media, oltre che delle difficoltà legate alla comunicazione tra scuola e famiglia.


Alla luce della situazione sociale in cui siamo inseriti, la scuola si propone di caratterizzare l’offerta educativa e formativa impegnandosi a:
 

  • Conseguire le conoscenze ed i saperi indicati nei vigenti Programmi ministeriali;
  • Fornire occasioni di sviluppo della personalità dell’alunno in tutte le direzioni (creativo, sociale, intellettivo, affettivo, operativo, ecc.);
  • Favorire nell’alunno lo sviluppo della coscienza di sé, del proprio rapporto con gli altri e con il Mondo, in un clima di comprensione e tolleranza reciproche;
  • Educare al senso civico, vale a dire alla comprensione delle relazioni che intercorrono tra le vicende storiche collettive e le decisioni del singolo;
  • Favorire lo sviluppo delle capacità d’espressione e di comunicazione come mezzo per entrare in contatto con gli altri;
  • Utilizzare strumenti e materiali, sia informali, sia strutturali, che stimolino il bambino alla conoscenza della realtà, evitando stereotipi e deformazioni, che gli consentano di organizzare le proprie conoscenze con maggior sicurezza e padronanza.
  • Elevare il livello di educazione e d’istruzione personale di ciascun alunno avviandolo all’autonomia critica e valutativa.

È cura della Scuola, promuovere il benessere psicofisico del bambino.

È cura della Scuola, promuovere il benessere psicofisico del bambino.

Ogni alunno è un mondo a sé, che va scoperto e valorizzato. Rispettare le differenze e le individualità è il compito educativo primario che la scuola si assume affinché tutti gli alunni possano raggiungere gli obiettivi educativi e didattici programmati. 

In considerazione di quanto esposto, viene a mutare la figura dell’insegnante, al quale non si chiede più soltanto di trasmettere i contenuti, ma guidare l’apprendimento attraverso strategie capaci di stimolare e risvegliare gli interessi ed attivare le potenzialità creative che ogni alunno possiede.
 

Affidaci il tuo cucciolo…
gli insegneremo a volare!